
C'e una grande varietà del prodotto.
Ci sono due tipi fondamentali:
Futsu-syu (Sake ordinario): Come il vino da tavolo, prodotto senza dover rispettare particolari discipline di produzione.
Tokutei meisho-shu (Sake designazione speciale): i prodotti crassificati in tre categorie.
- Honjozo-shu: Ottenuto dal riso brillantato meno di 70%, aggiunto max. 120L di alcol da fermentazione a 1t. di riso
- Junmai-shu: Ottenuto solamente dal riso (brillantato meno di 70%), il fermento di riso (kome-kouji) e l'acqua
- Ginjo-shu Ottenuto dal riso (brillantato meno di 60%), il fermento di riso (kome-kouji) e l'acqua. Quello fatto dal riso brillantato meno di 50%, si chiama "Dai-Ginjo-shu"
Si può bere a diverse temperature da 5℃ a 55℃:
Reisyu (Sake freddo): 5-15℃
Hiya (Temparatura di ambiente): 15-30℃
Atsukan (Sake caldo): 30-60 ℃
Potete scegliere la temperatura seguendo il vostro gusto e tipo di sake.
Il sake si usa anche molto spesso per la cucina giapponese.
A Roma non se ne trovano così tanti tipi, ma se lo prendete solo per cucinare, vanno bene quelli che trovate.
Si vende nei supermercati grandi (ma è un po' caro) o negozi orientali.
Da Castroni si possono trovare una diecina di diverse marche di sake (la foto).
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